Riscossione dei tributi sono preoccupanti i dati forniti questa mattina dal sindaco Pippo Midili nel corso della seduta della prima commissione consiliare nella quale si discuteva delle nuove tariffe Tari. Il primo cittadino ha infatti riferito che l’’85 per cento delle attività commerciali non paga la tassa dei rifiuti e di questi il 75 per cento sono imprenditori non residenti in città ma che a Milazzo hanno avviato attività commerciale. Una discrasia che rischia di incidere pesantemente sull’attività del Comune, condizionando l’erogazione di quei servizi che proprio chi paga, con sacrifici le bollette, si attende.
“Senza considerare che, sempre per rimanere nel settore commerciale – ha detto Midili – chi non paga le tasse esercita una concorrenza sleale nei confronti di un altro esercente che invece giustamente vuole essere in regola. E, chiarisco subito che non c’entra il Covid visto che per quei due anni praticamente vi sono state forti agevolazioni, bensì i periodi di normalità, anche pregressi per i quali ad esempio sono state richieste rateizzazione limitandosi a pagare solo la prima rata per evitare la sospensione delle attività. O facendo ricorsi al Tar o alla Commissione tributaria che oggi però sta riconoscendo sempre di più le nostre ragioni. Abbiamo anche scoperto che molte attività commerciali non risultavano neppure iscritti all’anagrafe tributaria.
Per Midili “non è più tempo per le “furbate” di taluni operatori economici che considerano una sorta di optional il pagamento delle tasse. “Sino ad ora non abbiamo fatto tanto clamore ma avviato delle sospensioni di attività, come peraltro sta avvenendo in tutte le città. Oggi la legge è chiara: chi non paga rischia, sulla base di quanto previsto dalla nuova normativa, di subire la chiusura della propria attività commerciale». Se non si è in regola con i tributi comunali si rischia di perdere la licenza e di dover chiudere bottega. Il regolamento approvato dal Consiglio comunale riguarda i seguenti tributi: Tari, Imu, tassa sulla pubblicità. A chi si trova in situazione di irregolarità tributaria il Comune non rilascerà licenze, autorizzazioni, concessioni o rinnovi».
Nel settore tributi il Comune complessivamente deve recuperare circa 30 milioni di euro.