Il consigliere Damiano Maisano ha presentato una interrogazione per segnalare lo stato di degrado esistente in via Missori. “Questa strada – scrive – ad oggi si presenta con diverse criticità con un serio rischio per l’incolumità pubblica, e dopo un sopralluogo del sottoscritto si è potuto verificare che il manto stradale è fortemente dissestato con la presenza di buche e griglie di scolo d’acqua ribassati di diversi centimetri, i marciapiedi con mattonelle dissestate e rotte, pieni di sterpaglie e rifiuti di ogni genere, le piante delle aiuole ricoperte totalmente dalle sterpaglie ecc.. Il tutto riscontrabile con documentazione fotografica che si allega alla presente”.
Quindi la richiesta di un intervento di messa in sicurezza e di bonifica nelle zona sopradescritta ed in caso affermativo in che tempi; se è intendimento dell’amministrazione provvedere alla sistemazione delle coperture delle griglie di scolo d’acqua ribassati ed in caso affermativo in che tempi; ed ancora di installare nel breve termine un sistema di videosorveglianza o foto-trappola nei luoghi segnalati ed in caso affermativo in che tempi; nonché di procedere ad asfaltare Via G. Missori e nel Vico I° G. Missori e disporre di un intervento di riqualificazione e ammodernamento di tutti i marciapiedi esistenti e la realizzazione di un nuovo marciapiede nel lato sinistro entrando nella Via G. Missori e ambo i lati nel Vico I° G. Missori considerando anche l’installazione di una nuova tipologia di mattonelle”.
Maisano chiede ancora di sapere “se la ditta appaltatrice del servizio igiene sia obbligata a presentare preventivamente o successivamente proprie relazioni indicanti le modalità di svolgimento del sevizio di raccolta, spazzamento, pulizia e rimozione delle erbe infestanti e nascenti nelle strade, nelle piazze e nei marciapiedi; se agli atti del Comune risultano relazioni di sopralluogo degli uffici che attestino il corretto svolgimento del servizio appaltato ed eventualmente quante e in quali date; e se sono state applicate penali per inadempienze”.