“Entro la fine della prossima settimana dovranno essere avviati i lavori per la realizzazione del bypass. Diversamente metteremo in atto azioni eclatanti a difesa delle nostre comunità. Inimmaginabile permettere che Milazzo e Barcellona e gli altri comuni dell’hinterland subiscano i disagi di un cantiere la cui conclusione è indefinita e comunque prevede lavori per almeno un anno”.
I sindaci di Milazzo e Barcellona, Pippo Midili e Pinuccio Calabrò assieme ai colleghi delle altre municipalità del territorio (Basicò, Brolo, Capo d’Orlando, Castroreale, Condrò, Falcone, Ficarra, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Librizzi, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Monforte San Giorgio, Montagnareale, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Piraino, Roccavaldina, Rodì Milici, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, San Piero Patti, Santa Lucia del Mela, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tripi, Valdina) hanno fatto scattare la mobilitazione e dopo aver inviato già nella giornata di ieri una lettera al prefetto per chiedere la convocazione urgente di un tavolo tecnico con la Città Metropolitana di Messina, l’Ufficio del Genio Civile di Messina e l’Autorità di Bacino finalizzato appunto all’immediata realizzazione di una viabilità alternativa, da utilizzare durante il cantiere dell’opera, “che sia adeguata a soddisfare le concomitanti esigenze di mantenimento della circolazione veicolare lungo il percorso stradale interessato”, adesso fissano i tempi per l’avvio dell’opera.
“Nel giro di un mese il bypass può essere realizzato – affermano – e quindi riusciremmo a limitare i disagi che nel periodo estivo saranno inimmaginabili. Ma non occorre perdere tempo e quindi diciamo che entro la fine della prossima settimana dovranno essere avviati i lavori. Caso contrario assieme agli altri sindaci metteremo in campo azioni eclatanti a difesa del territorio. Svolgere i lavori sul ponte Mela senza assicurare una alternativa è impossibile per i cittadini di Milazzo e Barcellona e quindi non possiamo considerare questa ipotesi. Anche perché, come più volte sostenuto, il bypass era stato inizialmente previsto proprio perché indispensabile”.
Midili e Calabrò evidenziano ancora una volta le problematiche provocate dalla interruzione del transito sulla litoranea di Ponente. “Innanzitutto c’è una questione di tutela della salute pubblico visto si determina l’interruzione di questa direttrice utilizzata dai mezzi di soccorso per il collegamento con l’unico servizio di emergenza-urgenza funzionante sul territorio comprensoriale (con circa 150.000 residenti), il servizio di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Milazzo”. L’altra motivazione è relativa alla sicurezza pubblica e privata e si correla agli interventi in emergenza eseguiti dal personale e dai mezzi del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Milazzo. In terzo luogo, Midili e Calabrò evidenziano che “l’asse stradale in riferimento indubbiamente costituisce via di fuga per la popolazione in ipotesi di calamità, peraltro in un’area ad alto rischio industriale anche per la presenza di impianti di elevata pericolosità.” Vi è, infine – come abbiamo già rappresentato nelle scorse settimane quando si paventava la chiusura – una non meno importante ragione di ordine economico. La strada di Ponente è l’unico percorso lungo il tratto costiero che da Milazzo giunge almeno sino a Portorosa e collega, dunque, gli insediamenti a più elevata densità di presenze turistiche di tutto il comprensorio. L’interruzione della circolazione disposta dall’ordinanza impedisce gli spostamenti dell’utenza degli esercizi commerciali e dei locali ricettivi – sono ampiamente noti i movimenti dei giovani verso i locali della cosiddetta “movida” di Barcellona Pozzo di Gotto e di Milazzo – e pertanto risulta idonea a concorrere immediatamente a significative perdite di fatturato e di reddito per il tessuto imprenditoriale locale; essa viene a cadere, peraltro, proprio in prossimità dell’estate, periodo in cui statisticamente si registrano i maggiori movimenti”.