Un lungo ed approfondito dibattito consiliare ha permesso al sindaco Pippo Midili di fare il punto sulle problematiche inerenti le verbalizzazioni al semaforo dell’asse viario e sulle violazioni al codice della strada, assicurando che l’Amministrazione sta facendo quanto possibile per pervenire ad una soluzione limitatamente per le infrazioni relative al cambio di corsia, mentre per coloro – ed è la maggioranza che ha oltrepassato l’incrocio col rosso, non ci sono giustificazioni di sorta e pertanto dovranno pagare sia il verbale sia subire la decurtazione dei punti sulla patente così come prevede il Cds. Una volta fatte queste puntualizzazioni, il sindaco ha fornito le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a chiedere l’installazione del photored. “Un incrocio pericoloso - ha detto Midili per il quale sin dal 2011 consiglieri comunali di sinistra e di destra avevano sollecitato con interrogazioni e mozioni, interventi a tutela della pubblica incolumità”.
“Oggi sento di 13 mila cittadini privati della patente, di un numero di verbali che aumenta di giorno in giorno – ha affermato il Sindaco – ma le cose non stanno così. I verbali elevati nel periodo 1 luglio – 17 ottobre sono stati poco più di diecimila, e al momento quelli notificati che si fermano al 31 agosto sono 3869. Di questi è emerso, analizzando i fotogrammi che circa il 75 per cento dei trasgressori hanno proseguito la marcia con entrambe le luci semaforiche rosse e circa il 25 invece è passato col verde spostandosi dalla corsia di sinistra dove la lanterna semaforica era sul rosso. Sono questi i “cambi di corsia” che per l’Amministrazione vanno rivisti non perché non vi si stata infrazione ma perché riteniamo sia stata fatta una contestazione restrittiva (6 punti anziché 2 e 184 euro anziché 42). Per chi è passato col rosso invece nessuna giustificazione”. Midili ha anche fatto presente che sui tanti verbali per il passaggio con il semaforo rosso sono stati solo un migliaio gli autisti verbalizzati, deducendo quindi che in tanti hanno commesso reiteratamente l’infrazione, ribadendo che l’apparecchiatura di controllo del semaforo continuerà ad operare sull’asse viario “perché oggi –ha detto- vogliamo vivere in una Città dove si rispettano le regole”.
Nel corso del dibattito i consiglieri Andaloro e Maisano hanno contestato al sindaco di non aver pubblicizzato a dovere la presenza di questa apparecchiatura di controllo non intervenendo neppure quando nelle settimane della sperimentazione ci si è accorti che venivano rilevate centinaia di infrazioni al giorno. Maisano ha poi chiesto diverse delucidazioni tecniche sull’apparecchiatura che sono contenute anche nella interrogazione da lui presentata nelle scorse settimane. Anche i consiglieri, sempre di minoranza, Foti e Crisafulli hanno ribadito che forse occorreva una migliore gestione della questione e in particolare Crisafulli ha sostenuto l’opportunità di togliere il photored dal semaforo dell’asse viario per installarlo nella riviera di Ponente dove esistono condizioni di pericolosità maggiore sul fronte della viabilità.