I consiglieri comunale Massimo Bagli e Fabiana Bambaci sono intervenuti sulla questione de lavoratori ex Sicem che ancora attendono di essere stabilizzati dopo essere rimasti esclusi dall’iniziale reclutamento. I due esponenti politici richiamano l’accordo dello scorso maggio tra le ditte subentranti ( Paresa spa, Officine Tecniche De Pasquale srl e Trio srl) e i sindacati Fismic Confasal, nonché alla presenza del coordinamento sindacale Rsu indotto Ram, e delle segreterie provinciali Fiom Cgil, Uilm Uil, Fimcisl e una rappresentanza dei lavoratori Sicem, la cui stipula è stata finalizzata alla riassunzione, in conformità agli – accordi di area- entro dicembre 2022, dell’ex personale Sicem rimasto senza lavoro a causa del mancato rinnovo delle commesse.
«Da quell’accordo – affermano i consiglieri – accordo restavano escluse circa 31 unità lavorative ex dipendenti Sicem, tutti metalmeccanici, poi assunti con contratto di lavoro a tempo determinato per circa 30 /40 giorni, alcuni scaduti o in prossimità di scadenza, però adibiti a mansioni diverse rispetto alla propria qualifica.
In contemporanea sembrerebbe però che si sia proceduto all’ assunzione di unità lavorative metalmeccaniche esterne, rispetto all’indotto ex Sicem. Ritenuto altresì che le ditte sottoscrittrici si sono impegnate entro dicembre 2022 a partecipare unitamente a Ram e a tutte le altre imprese dell’indotto, ad un futuro tavolo congiunto «relativo al superamento delle problematiche occupazionali del personale ex Sicem, chiediamo l’intervento dei rappresentanti della Raffineria per sensibilizzare la stabilizzazione di queste maestranze che entro dicembre 2023 perderanno tra l’altro anche la copertura dagli ammortizzatori di tutela di sostegno al reddito».