L’Amministrazione comunale intende fare chiarezza sulla questione dei tributi locali ed in particolare sulle notifiche a domicilio delle bollette dell’acqua e dei rifiuti. E lo fa fornendo i dati. Sino ad ora – spiega l’assessore alle Finanze, Roberto Mellina – si è proceduto a ben 113.953 mila notifiche che riguardano sia i ruoli ordinari degli anni 2018 e 2019 (57 mila in totale) sia i solleciti, primo e secondo, per quel che concerne la stessa tipologia di tributi ma relativa agli anni 2015 e 2016. Comprendo che si tratta della cosa più antipatica che una Amministrazione deve fare, ma ciò è stato determinato dalla necessità di evitare un danno di almeno 25 milioni di euro qualora fosse scattata la prescrizione. “Nella precedente legislatura – prosegue Mellina – per problemi di varia natura ma che comunque non possono valere da giustificazione, si è proceduto ad inviare solo le bollette per i primi tre anni (2015-2017 acqua e 2015-2018 rifiuti), senza mai notificare i solleciti previsti dalla legge. Ecco quindi che dopo l’insediamento ci siamo ritrovati a dover recuperare il tempo perduto ed evitare la prescrizione e i conseguenti danni e siamo stati costretti ad inviare i solleciti e le bollette ordinarie sempre di acqua (2018 e 2020) a rischio prescrizione e quella dei rifiuti, anno 2019 peraltro in misura inferiore per un errore nei conteggi del piano tariffario)”.
In merito alla possibilità che contribuenti in regola abbiano ricevuto un sollecito di pagamento, l’assessore evidenzia che “ciò è avvenuto perché il sistema informatico del settore Tributi non è adeguato. Praticamente non esiste un software ma un programma che non permette l’aggiornamento dei pagamenti e ha tante altre criticità. Per questo abbiamo ci siamo attivati per sostituirlo. C’è poi un altro aspetto. Se il cittadino paga oltre i termini di scadenza fissati nella bolletta, sia l’importo intero che le rate previste, ecco che non vengono registrate dal sistema e partono i solleciti. Ma non è necessario rivolgersi agli uffici personalmente: basta inviare una mail con la bolletta pagata o rivolgersi ad un Caf che si attiverà col Comune per ottenere lo sgravio. Stesso discorso per chi ha fatto la rateizzazione che non dovrà tener conto dei solleciti ricevuti a domicilio e proseguire secondo il piano concordato con gli uffici”.
L’esponente della giunta Midili fornisce poi alcuni dati relativi alle situazioni di morosità. “Nel settore idrico le utenze sono circa 14 mila. Nel 2015 i morosi sono stati 3157 per un totale di 911 mila euro; nel 2016 invece 3834 per un totale di un milione e 84 mila euro, nel 2017, ben 4486 (da incassare un milione e 250 mila euro), nel 2019 si è arrivati a 7525 per un totale di un milione e 623 mila euro. A tutti questi contribuenti sono arrivati solleciti di pagamento bonari per evitare la sanzione che scatterà ovviamente in caso di mancato adempimento al secondo sollecito, con iscrizione a ruolo presso l’agente di riscossione. Mancano 2018 e 2020 che sono stati al momento notificati come ruolo ordinario.
Per quel che concerne i rifiuti, a parte le bollette ordinarie 2019 e 2020, sono stati notificati i solleciti (primo e secondo) a coloro che non hanno pagato gli anni 2015 e 2016. E qui i numeri sono ancora più importanti. Per il 2015 devono ancora pagare 6775 utenti per un totale di quasi 5 milioni di euro. Nel primo sollecito il numero era ancora maggiore, ben 8792 cittadini. Quindi circa 2000 si sono messi in regola. Per il 2016 invece a dover pagare sono altri 5589 utenti per un importo che il Comune dovrà incassare di ben 4 milioni e mezzo di euro”.
Per il futuro il Comune dovrà emettere le bollette del ruolo idrico 2021, mentre per i rifiuti vi sono ancora due annualità (2020 e 2021), oltre alla differenza per il 2019.
L’assessore da ultimo sottolinea che si è proceduto a circa 3500 rateizzazioni (2500 definite e 1000 ancora in corso) “proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini che si sono ritrovati tutte queste bollette da pagare” e che si è regolarizzata la questione dei contratti idrici intestati a defunti, registrando 3000 utenti grazie alla adesione spontanea che ha evitato di dover pagare un ulteriore onere”.