Il sindaco Pippo Midili ha presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare i contenuti del Piano di utilizzo delle aree demaniali (Pudm), approvato nella giornata di ieri dalla giunta.
Si tratta di strumento che consente di normare le aree demaniali marittime, con la previsione di interventi finalizzati ad incentivare l’attrattività turistica della città e conseguentemente favorire un ritorno economico e occupazionale.
“L’amministrazione comunale – ha esordito il sindaco – ha proceduto alla rielaborazione totale del precedente Pudm adottato nel 2018 in quanto la procedura era rimasta totalmente “incagliata” dopo le numerosissime criticità rilevate dall’Assessorato regionale territorio ed ambiente in fase di prevalutazione. La rielaborazione è stata eseguita dall’ufficio tecnico comunale con la consulenza specialistica dello Studio Urban Future Organization e risulta corredata di una proposta di revisione della dividente demaniale e della linea di costa del lungomare di ponente e levante. Le previsioni del Pudm sono state integrate con la proposta progettuale definitiva di recupero urbanistico e ambientale del lungomare di ponente, già agli atti della Regione in attesa di finanziamento”.
Gli elaborati sono stati già pubblicati all’albo pretorio del Comune e inoltrati sia alla Capitaneria di Porto per il parere di competenza che al demanio per la prevalutazione prima dell’adozione preliminare da parte del Consiglio comunale. Successivamente il Comune avvierà la procedura VAS e pubblica all’Albo pretorio comunale per 30 giorni la proposta di Pudm per le osservazioni dei portatori di interessi legittimi”.
Il primo cittadino si è quindi soffermato sulle linee guida date dall’Esecutivo, partendo dalla preliminare suddivisione del litorale costiero del Comune di Milazzo – che si estende per circa 23 km – in sei “Aree”.
Particolare attenzione alla riviera di Ponente dove – ha detto il sindaco – sono state ipotizzate quattro aree tematiche per i giovani, gli sportivi e gli amanti della cultura e una pista ciclabile che unisca il Tono al ponte Mela. E, soprattutto, viene offerta la possibilità di apprezzare il water front senza interruzioni determinate dalla presenza di immobili e strutture che possono continuare a svolgere la loro funzione altrove.
Per questo è stata cancellata l’ipotesi prevista nel vecchio studio di realizzare un’area attrezzata per la sosta dei camper sul terrapieno antistante lo svincolo dell’asse viario di Ponente. In questa zona è invece prevista una rotatoria per migliorare la viabilità e sono state individuate aree per animali d’affezione e per alaggio e varo natanti.
Nelle indicazioni del Piano anche un aumento dei lidi, anche se è stato chiarito che la Ngonia del Tono avrà “una fruizione pubblica” sia l’arenile che lo specchio acqueo. Attenzionata anche la zona di Levante: a Croce di Mare previsto uno stabilimento balneare con esclusivo “solarium”, mentre in marina Garibaldi, si punterà a realizzare due “rotonde sul mare”, tra la via Cristoforo Colombo e via Salita San Francesco.
Infine, “cancellato” l’ecoporto previsto proprio nello specchio d’acqua del Lungomare. Al suo posto sarà realizzato un porticciolo turistico da 400 barche nel tratto di mare compreso tra l’ex Diana e la chiesa di San Giacomo.
“Una pianificazione ragionata e basata su presupposti concreti nel rispetto della normativa -–ha concluso Midili – che una volta operativa sono certo rappresenterà una opportunità per chi ritiene di fare investimenti nella nostra città, consentendo a Milazzo di crescere in modo organico e non continuare ad essere ostaggio di interventi estemporanei”.