L’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica ha archiviato l’esposto presentato dai consiglieri comunali Lorenzo Italiano e Alessio Andaloro in merito a “gravi e reiterate violazioni contabili e finanziarie” che sarebbero state commesse dall’Amministrazione in carica.
Il provvedimento di archiviazione richiama e accoglie le controdeduzioni che erano state richieste al sindaco, alla segretaria generale, al responsabile dei servizi finanziari e ai revisori dei conti.
I consiglieri di minoranza contestavano la non corretta applicazione dei disavanzi di amministrazione chiusi dal 2021 al 2023 e altre violazioni della normativa finanziaria degli Enti locali, evidenziando che non era stato dato loro contezza di alcuni rilievi mossi dalla Corte dei Conti. L’esposto si concludeva con la richiesta di un intervento ispettivo dell’Assessorato.
Dai riscontri di tutti gli organi di Palazzo dell’Aquila interessati alla questione è emerso un quadro invece diverso. La ragioniera generale Antonia Locantro, nella sua nota, dopo aver premesso di aver evaso le richieste della minoranza, chiarendo anche alcune perplessità, ha trasmesso la documentazione attestante la regolarità delle operazioni contabili eseguite. Ed ha allegato tutti i prospetti contabili che hanno trovato accoglimento a Palermo.
«Attualmente – scrive invece nella sua relazione la segretaria generale Andreina Mazzù – la situazione finanziaria del Comune di Milazzo è solida con una giacenza di cassa di oltre 21 milioni, che costituisce uno dei principali indicatori di affidabilità finanziaria di un Ente». Aggiungendo in merito alle due delibere della Corte dei Conti che si tratta “di due pronunce sui controlli interni correttamente pubblicati nell’apposita sezione di amministrazione trasparente del Comune”.
Più articolata e con alcuni aspetti politici invece la relazione inviata dal sindaco Pippo Midili. Ben otto pagine all’interno delle quali si accusa l’opposizione «di sollevare inesistenti problematiche finanziarie per evitare di dire che le stesse si sono concretizzate nel periodo che va dal 2000 al 2010, considerato che proprio a seguito di una ispezione della Regione si accertò il dissesto finanziario dell’ente e le tantissime irregolarità contabili. Sindaco del periodo 2005-2010 era proprio Lorenzo Italiano che godeva in maggioranza degli appoggi anche del consigliere Alessio Andaloro, e che oggi vorrebbe – afferma Midili – restringere e richiamare l’attenzione su anni che invece sono stati di risanamento dall’enorme buco finanziario di oltre 60 milioni creatosi negli anno 2000-2010».
Quindi, dopo aver, a sua volta ribadito che dalla relazione della Corte dei Conti “nessuna criticità finanziaria, nessun caos contabile, nessuna preoccupazione in merito alla solvibilità dell’ente”, il sindaco spiega quanto fatto per applicare il cosiddetto Fondo crediti di dubbia esigibilità, “nel rispetto delle ultime normative” precisando che “oggi il Comune di Milazzo ha solo “un disavanzo di natura tecnica (quindi derivante da crediti e non da debiti) tant’è che non ha mai fatto ricorso all’anticipazione di cassa”.
“Un Comune – conclude Midili – che non ha alcun debito per servizi, che è assolutamente in regola con i pagamenti, che ha ridotto di oltre il 40 per cento il contenzioso, che ha ridotto di oltre il 65 per cento i tempi di intervento per manutenzione può essere definito in forte difficoltà solo ed esclusivamente per fini politici con gravi incompetenze”.