Molto partecipato l’incontro promosso al teatro Trifiletti dalla consigliera Maria Magliarditi, presidente della terza commissione consiliare sul tema “La violenza parte dalle parole”. Convegno che quest’anno ha visto come destinatari i bambini delle quinte classi della scuola primaria di Milazzo.
Importanti i temi affrontati: dal bullismo al cyberbullismo, con un focus incentrato sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne, che purtroppo registra da qualche tempo una preoccupante ascesa.
Diversi gli interventi sul palco, moderati dalla stessa Maria Magliarditi.
Ad aprire la serie Antonio Rufolo della polizia postale di Messina che ha parlato dei pericoli della rete, dando ai bambini consigli utili e pratici su come difendersi dal cyberbullismo e come riconoscere i segnali di possibili adescamenti sul web.
Di emozioni e della capacità indispensabile di ciascuno di potersi difendere dalle offese, dalle parole che feriscono, ha relazionato la psicoterapeuta Giusy Picciolo che è stata capace di catturare l’attenzione dei bambini, coinvolgendoli nel dibattito, facendo provare loro un modo per gestire le emozioni senza lasciare che queste, soprattutto quelle negative, li schiaccino.
Importante dare attenzione all’altro, senza lasciarsi intrappolare dall’individualismo, riscoprendo la necessità di aiutare l’altro, questo il punto focale dell’intervento di Filippo Santoro funzionario dei servizi sociali del Comune di Milazzo.
Quindi una testimonianza forte via web, quella di Filomena Di Gennaro, scampata alla morte dopo essere stata aggredita dal fidanzato. Lei, Filomena, è sulla sedia a rotelle da 18 anni e tra le tante raccomandazioni fatte ai bambini, una su tutte ha echeggiato: “non andate mai ad un ultimo appuntamento. Se io avessi seguito il consiglio che mi era stato dato non avrei avuto queste conseguenze. Anche la persona che dice di amarvi, se inizia a compiere gesti o avere atteggiamenti diversi, può essere per voi un pericolo”.
Ma i veri protagonisti sono stati loro, i bambini. A dieci anni in grado di esprimere al meglio, attraverso disegni e sketch, il valore delle parole, l’importanza di dosarle bene cercando di non ferire nessuno, perché come è stato più volte ribadito: “Una parola può essere una piuma, ma può anche essere un pugno”.