“Manifestiamo indignazione e disappunto rispetto alle pesanti accuse e alle gravi illazioni diffuse in data 04 maggio 2024, tramite diretta Facebook dal profilo dell’ On. Ismaele La Vardera, alla presenza dell’On. Matteo Sciotto, l’ex vice Ministro Laura Castelli, il Consigliere Comunale di Milazzo Damiano Maisano, iscritti tutti al partito “Sud Chiama Nord”.”
Ad affermarlo i gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Milazzo che hanno deciso di prendere posizione in merito agli interventi sull’area esterna del Castello di Milazzo.
“Ricordiamo – scrivono in una nota – che il progetto è stato approvato in conferenza dei servizi, è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche , ha ricevuto parere favorevole dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, ed è stato finanziato con i fondi europei del P.N.R.R. previa positiva “valutazione tecnica” in base ai criteri DNSH (Do Not Significant Harm) e quindi ritenuto coerente con le linee guida europee.
Pertanto, stigmatizziamo e respingiamo le gravissime accuse prive di fondamento che gettano ombre sulla liceità e trasparenza degli atti amministrativi che hanno portato all’approvazione del cantiere in opera.
In merito alle recriminazioni del consigliere Damiano Maisano, che lamenta la non produzione della documentazione richiesta con accesso agli atti, facciamo presente – aggiungono i consiglieri di maggioranza – che la domanda è stata protocollata in data 26 aprile, appena quattro giorni lavorativi prima dalle accuse lanciate.
Riteniamo inoltre che certe meschine esternazioni, senza accertamento dei fatti, contenenti allusioni a possibili conflitti di interesse con società edili del luogo, per le quali si richiede nientemeno che l’intervento della Commissione Antimafia, non solo minano l’onorabilità di questa amministrazione, democraticamente eletta, ma ledono l’immagine della città stessa.
Siamo oltremodo convinti che questa azione vile e diffamante rientri in un preciso disegno volto a screditare l’azione politica di questa amministrazione e delle forze che la sostengono da parte di oppositori privi di valide argomentazioni su cui misurarsi e costretti a ripiegare in polemiche strumentali e attacchi privi di consistenza politica”.