Molto partecipato il convegno inserito nella manifestazione dello sport contro il bullismo promossa da Carmelo Cusumano che dopo il momento calcistico al “Salmeri” ha visto la presenza di addetti ai lavori, giovani e artisti a palazzo D’Amico.
A portare i saluti è stato il sindaco Pippo Midili che si è detto felice per il notevole coinvolgimento che si è riusciti ad attuare, mentre l’assessore allo sport, Antonio Nicosia ha rivolto un plauso a tutti i giovani sportivi coinvolti e agli artisti che – ha sottolineato – “oltre al contributo sportivo, con le loro parole hanno dato esempio di umanità e sensibilità sociale notevole”.
I lavori, moderati da Carmen Villalba, hanno registrato gli gli interventi di due professionisti che quotidianamente trattano le varie sfaccettature del bullismo: Carmelo Genovese, psichiatra psicoterapeuta e giudice minorile onorario e Marco Italiano, psicologo dello sport.
Genovese ha introdotto l’argomento evidenziando come il bullismo ormai rappresenti una piaga sociale, nel quotidiano ma soprattutto nella scuola; il 60 % dei ragazzi infatti secondo dati nazionali ha subito atti di bullismo. Esistono sette tipi diversi di bullismo, ognuno dei quali è in grado di cambiare in peggio la vita della “vittima”, che tende ad isolarsi e nei casi più gravi arriva al suicidio.
Lo sport può essere però una soluzione. “Lo sport ti tempra, ti dà l’opportunità di affrontare le sconfitte, le difficoltà, si diventa resilienti e più resistente agli urti della vita” ha ribadito Marco Italiano. E non sono mancate le testimonianze degli “Angeli della tv”, che con la loro presenza hanno voluto farsi portavoce di un messaggio positivo, di vita: “Dobbiamo essere forti, gli atteggiamenti dei bulli non possono rovinare la nostra vita, dobbiamo viverla appieno. Sempre. Comunque”.