Manca ancora una volta il numero legale e il presidente Alessandro Oliva è costretto al rinvio anche della nuova seduta consiliare apertasi lunedì sera.
Prima i consiglieri presenti sono riusciti a riconoscere quattro debiti fuori bilancio derivanti da sentenze della Corte di Giustizia Tributaria 1° grado di Messina, per il complessivo importo di € 687,80, e del Tribunale ordinario di Barcellona P.G. per € 7.154,71.
In apertura spazio agli interventi preliminari con Damiano Maisano che ha sollecitato l’intervento del consiglio comunale in merito ad una contestazione mossa da un componente della Consulta Giovanile per presunte violazioni delle norme regolamentari in materia di convocazione straordinaria ed urgente, e quindi per il ripristino della regolarità amministrativa. Il presidente Alessandro Oliva informava i presenti che analoga segnalazione era stata fatta dall’interessato ad altri organi istituzionali, ritenendo anche necessario un intervento in merito dell’assessore comunale alle politiche giovanili.
Facendo riferimento a una diretta del sindaco che in merito a una progettazione chiamava in causa l’assessore del tempo, Giuseppe Crisafulli precisava che non era lui, per cui il riferimento non lo riguardava. Quindi, si soffermava sull’irrisolto problema della piscina, chiusa da 5 anni, sulla quale era stata bocciata una mozione presentata dal suo settore politico, ritenendo necessario un cambiamento di rotta sulla politica degli affidamenti, che non regge, ravvisando pertanto la necessità di riprendere la vicenda ed entrare in merito.
Infine, in via preliminare, sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, Lorenzo Italiano chiedeva di fare accertamenti per individuare eventuali responsabilità e l’invio degli atti deliberati al nucleo di valutazione, perché di debiti da riconoscere –sosteneva- ce ne sono ancora tanti e di consistente importo, sollecitando anche l’espletamento del concorso per il dirigente di ragioneria, per non andare ancora oltre con proroghe dell’incarico.