Ristrutturazione dell’ex Commissariato di Ps., nota dei consiglieri Italiano, Crisafulli e Andaloro

I consigliere comunali Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro e Giuseppe Crisafulli hanno diffuso una nota – inviata anche ai vertici burocratici di palazzo dell’Aquila, al Genio Civile e alla Soprintendenza sui lavori di ristrutturazione all’ex Commissariato di Ps e all’ex mercato coperto chiedendo che sia rivista “la fattibilità e la conformità urbanistica del progetto assentito che  prevedere la demolizione e la ricostruzione dello stesso e di attestare  la inconfutabilità del progetto nel rispetto delle norme di attuazione previste  nel  piano particolareggiato del centro storico”.
Per i tre esponenti dell’opposizione “i progetti relativi ad opere che insistono nel centro storico devono attenersi alle  previsioni ed alle norme di attuazione del Piano Particolareggiato adottato dal Consiglio Comunale nel 2002. Il  Comune  infatti – affermano i consiglieri – ha approvato un progetto relativo ai “Lavori di ristrutturazione ex  mercato coperto per la realizzazione di un Centro Servizi a supporto delle attività turistiche” che prevede , anche se riporta la denominazione di ristrutturazione ,la demolizione dei due edifici adibiti rispettivamente  a sede di Commissariato  della polizia di Stato e ad ex mercato coperto e la successiva costruzione di un edificio, non tenendo conto di quanto previsto nel Piano particolareggiato. Infatti per l’edificio utilizzato prima a mercato coperto e successivamente a deposito da parte del Comune il Piano Particolareggiato prevede come intervento da realizzare la ristrutturazione edilizia mentre l’edificio sede del Commissariato della Polizia di Stato il mantenimento dello stato di fatto. Non basta una  perizia per  stabilire che l’immobile è in uno stato di degrado strutturale  con potenziale pericolo e pregiudizio per la pubblica e privata incolumità.  Oggi la scienza ci fornisce mezzi e tecnologie per  mettere in sicurezza  l’immobile sotto il profilo sismico con l’adeguamento previsto dalla normativa, senza che si proceda all’abbattimento dello stesso specie se identificato e classificato nel piano particolareggiato del centro storico”.

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