Molto partecipata la presentazione del libro “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri

Pubblico numeroso a Palazzo D’Amico per assistere alla presentazione del primo libro di Milena Palminteri, siciliana trapiantata a Salerno, “Come l’arancio amaro”, in vetta alla classifica dei più venduti dalla sua uscita.

L’evento patrocinato dall’Assessore ai Beni Culturali Lydia Russo e promosso dalla Fidapa di Milazzo e dalla Consulta delle Donne, era inserita all’interno del progetto assessoriale “Fogli d’Autunno”, una serie di incontri letterari per tutti, iniziato il 7 settembre con Karim B. A dialogare con l’autrice, dopo i saluti dell’assessore Russo e della presidente della Consulta delle donne, Alessia Recupero, è stata Angelica Furnari, presidente della Fidapa.
Il romanzo “Come l’ arancio amaro” (Bompiani editore) è una saga siciliana satura di profumi e di segreti, uno stile maturo e pieno di sapore. La storia parte da Agrigento, 1960. Carlotta ha trentasei anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanerle vicino: suo padre è morto la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n’è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un’algida istitutrice. Cresciuta durante il Ventennio e la guerra in una Sicilia dove da sempre tutto cambia per rimanere immutato, Carlotta ha imparato che il solo modo per non soffrire è annoiarsi con pazienza.

Un romanzo quello di Milena Palminteri sostenuto da una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi che con dolente fierezza abbracciano i propri destini. Come l’arancio amaro, con i suoi frutti asperrimi, è l’arbusto più fecondo su cui innestare i dolcissimi sanguinelli, così questo libro mette in scena il dramma eterno del corpo femminile sottomesso, usato, colpevolizzato eppure portatore dell’immenso potere di sedurre e di generare.

 

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