La giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Santi Romagnolo ha approvato il progetto esecutivo per implementare l’impianto di videosorveglianza comunale con finanziamento del Ministero dell’Interno di 151 mila euro e una parte a carico del Comune di circa 50 mila euro.
Adesso si potrà quindi procedere all’appalto e all’esecuzione dei lavori che devono essere completati entro il mese di dicembre 2024.
Prevista l’installazione di altre 32 telecamere che si aggiungeranno alle 38 esistenti.
Un’importante opportunità per garantire la sicurezza del territorio, tenendolo sotto stretta osservazione e avere a disposizione un ottimo deterrente per scoraggiare le azioni malavitose, oltre a una tecnologia che offre un prezioso supporto nella gestione delle situazioni di rischio e nelle attività di indagine. Delle tante risorse sino ad ora assegnate da Stato e Regione al Comune di Milazzo per interventi nel settore delle opere pubbliche, questo finanziamento assegnato dal Viminale va ritenuto uno dei più importanti, perché permette di implementare il sistema di videosorveglianza.
“Il finanziamento – spiega l’assessore Romagnolo – è stato assegnato a cinque regioni (Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Puglia). Milazzo è rientrato nella fascia “2”, in quanto comune con popolazione compresa tra i 20 e i 50mila abitanti. L’Amministrazione interverrà nelle zone che risultano attualmente scoperte e sarà monitorato anche quel territorio meno centrale all’interno del quale spesso si verificano fenomeni di inciviltà nello smaltimento dei rifiuti. Ma l’obiettivo è quello di aumentare il controllo di strade del centro cittadino, che nelle ore serali diventano a rischio”.
«L’obiettivo del decreto peraltro è chiaro – afferma il sindaco Pippo Midili –: rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto delle forme di illegalità presenti nel territorio comunale nei siti a vocazione turistica, nei plessi scolastici e istituzionali, nelle aree vicino a locali notturni e dove vi sono insediamenti di stranieri senza fissa dimora. In sintesi, strategie che facciano aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini e che contrastino ogni forma di illegalità».