La notizia dell’ormai imminente rilascio dei locali da parte del Commissariato di Ps per consentire i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Crispi, ha indotto i consiglieri di minoranza a prendere posizione a difesa del presidio.
Lorenzo Italiano Alessio Andaloro Damiano Maisano e Pippo Crisafulli in una nota preannunciano di interessare il prefetto di Messina per evitare che ciò accada.
“Sui social circolano da giorni le foto di come la sede del Commissariato di Milazzo sarà trasformata. Scopriamo quindi che Milazzo perderà il suo Commissariato, un presidio che esiste a Milazzo da più di cento anni. A cuor leggero l’amministrazione Comunale decide di sfrattare nel totale silenzio dei partiti politici. Ancora una volta l’amministrazione decide di non portare la questione nell’ aula del Consiglio; nessun dibattito si è quindi aperto sulla perdita di un presidio di Legalità nella nostra città.
Cala il silenzio politico su argomenti che coinvolgono l’intera collettività e il territorio. La volontà è quella di silenziare tutto e se l’opposizione osa parlare di certi argomenti si cerca di silenziarla con la minaccia della querela o altro.
Si cerca di scoraggiare affinché si eviti di trattare argomenti di denuncia che hanno ricaduta nel sociale. Sfrattare il Commissariato della pubblica Sicurezza dalla centralissima via Municipio di Milazzo per essere trasferito a S. Filippo del Mela significa perdere un’altra Istituzione dello Stato. Tutto ciò non si può accettare, sarebbe stato opportuno trovare un altro immobile in alternativa in città.
La Polizia fornisce servizi amministrativi e di sicurezza importantissimi, è un sito raggiungibile a piedi, punto di riferimento per tanti. È alla portata di chiunque, offrendo assistenza, informazione e soprattutto rassicurano la comunità. Non dimentichiamo il supporto e i servizi che offrono ai cittadini eoliani e milioni di straniere che arrivano nel nostro porto. Chiediamo per questo motivo la convocazione di Consiglio straordinario urgente per dibattere l’argomento affinché venga scongiurato la perdita del Commissariato. Sarebbe anche stato opportuno che l’eventuale progetto architettonico passasse da un dibattito popolare e dall’espressione democratica coinvolgendo più professioni. Anche per questo chiediamo che si apra un confronto e un dibattito anche con i professionisti incaricati, è assurdo decidere di perdere un’altra istituzione statale in una città importante come la nostra”.