Il sindaco Pippo Midili, domenica sera al teatro “Trifiletti”, alla presenza degli assessori e di tutti i consiglieri di maggioranza, ha fatto un bilancio dei primi 36 mesi di mandato illustrando sia le iniziative sin qui fatte, sia la programmazione che interesserà l’Amministrazione da qui alla fine del mandato. Ha comunque anche annunciato che alle Amministrative del 2025 sarà in campo “col sostegno di tutti coloro che hanno sposato il suo progetto, lo stanno accompagnando nell’attuazione e di tutti quelli che sono pronti a contribuire per far crescere ancora di più Milazzo”.
«Essere in campo tra due anni è un dovere nei confronti di questa città che abbiamo risollevato dalle macerie – ha detto Midili – dalle ceneri di un dissesto al quale era stata portata da gestioni politico-amministrative; gestioni che hanno fatto perdere a Milazzo la sua identità, oltre che servizi importanti.
Dal 2020 – ha detto Midili, mostrando anche delle slides – lavorando sodo, abbiamo tentato di far ripartire tutto: dai servizi al supporto alle categorie più deboli, portando avanti una progettualità per recuperare beni abbandonati o da valorizzare in un’ottica di sviluppo e di rilancio dell’economia cittadina. Per tentare di evitare che soprattutto i giovani vadano via da Milazzo come purtroppo è accaduto in questi ultimi anni».
Il sindaco – che ha parlato per circa 90 minuti – si è soffermato su alcuni interventi «che – ha detto – hanno riportato la città alla normalità: penso alla raccolta differenziata passata da circa il 10% al 70%, al recupero di beni culturali strategici come il teatro Trifiletti, che finalmente ha avuto l’agibilità dopo un intervento di restyling; dello stesso Castello dove è stata realizzata la nuova tribuna in sostituzione di quello che era rimasto nell’ultimo ventennio, rappresentando una mortificazione agli occhi dei visitatori. Ed ancora il Palasport, finalmente fruibile per il pubblico. Accanto a questo – ha aggiunto Midili – penso alle nuove progettualità come l’asilo Calcagno, che diventerà museo del mare, piazza Marconi, che da luogo degradato diventerà centro di aggregazione e ancora l’ex scalo ferroviario, acquistato dal Comune per realizzare il primo parco urbano, ed ancora il parcheggio di via Impallomeni e il restyling dell’ex mercato coperto. Ma tanto altro, con attenzione soprattutto alla periferia, dove stiamo realizzando dei parchi inclusivi e punteremo, penso alla via Guido a Santa Marina, anche a mettere a disposizione dei residenti dei servizi per evitare disagi, come avvenuto in via Feliciata”. Quindi un passaggio sull’importante intervento ai Molini Lo Presti «che diventerà porta del mare, al servizio del turismo, ospitando anche un parcheggio, ristoranti e persino un teatro».
Nel corso del suo intervento anche diverse frecciate polemiche nei confronti degli avversari politici e non. «Accetto le critiche ma non le illazioni gratuite e pretestuose, o peggio le falsità messe in giro, soprattutto sui social – ha detto il primo cittadino – per alimentare la confusione, come ad esempio i 500 dipendenti in servizio al Comune con costi esorbitanti per la comunità, visto che gli impiegati sono meno della metà e peraltro con orario di lavoro ridotto, o ancora, come denunciato dal Partito democratico, che questa Amministrazione non guarda i più deboli, quando nel settore dei Servizi sociali sono state messe a disposizione risorse come mai era accaduto. E anche sulla questione degli alberi e del verde si è scelta la strada dell’accusa senza però alcun supporto concreto”.