I vertici dell’Ast non si sono presentati all’incontro che l’assessore Maurizio Capone aveva convocato dopo aver preso atto che l’azienda trasporti aveva definito l’orario estivo senza concordare con l’Amministrazione.
Riunione dunque deserta e a questo punto sicuramente occorrerà assumere una decisione per evitare di essere costretti a pagare un servizio che non funziona.
«Già nei mesi scorsi diverse richieste di incontro sono state disattese – ha affermato Capone – e poi da qualche parte ho letto che l’Ast aveva concordato con noi gli orari in una riunione non qualche mese addietro, ma nel…2021! Assurdo. Denoto una mancanza di rispetto istituzionale. Non può l’Ast muoversi in maniera unilaterale ignorando che il Comune paga il servizio che viene svolto sul territorio e, come tale, ha il pieno diritto di pretendere che ciò sia fatto in modo efficiente e nel rispetto delle esigenze della comunità. A questo punto tireremo le somme e vedremo il da farsi, anche perché con l’attuale orario che l’azienda pretende di attuare nonostante il nostro diniego, le criticità sono tante e il servizio in queste condizioni è davvero inutile».
L’assessore anticipa che d’intesa con gli uffici invierà una nuova lettera ai vertici dell’azienda trasporti, ma nel frattempo a Palazzo dell’Aquila si starebbero facendo anche altre valutazioni, proprio in virtù del fatto che si ritiene poco vantaggioso questo rapporto che da sempre è stato visto, da tutte le Amministrazioni, come una sorta di monopolio della Regione nei servizi di mobilità urbana. E nonostante gli sforzi, il trasporto pubblico non ha mai funzionato e il Comune si è ritrovato nel tempo a dover pagare la propria quota per un servizio che i cittadini non solo non utilizzano (i bus spesso viaggiano vuoti o con pochissime persone a bordo) ma anche non funzionale alle loro esigenze. Un esempio per tutti? La mancanza delle corse domenicali .