I consiglieri comunali del gruppo “Lorenzo Italiano sindaco” hanno presentato questa mattina una mozione finalizzata alla stipula di un protocollo d’intesa con la RAM, per avviare un nuovo rapporto di collaborazione sociale tra istituzioni.
Nel documento si prende anche atto dell’apertura del primo cittadino col quale gli stessi – sottolineano – si erano confrontati nelle scorse settimane, e si auspica “che tutte le forze politiche condividano in Aula la mozione affinché si possa portare a compimento una iniziativa della quale si parla da sempre ma che – evidenziano Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli ed Antonio Amato – non si è mai concretizzata”.
La Ram – si legge nella mozione – rappresenta nel territorio un punto di riferimento economico e sociale, con 600 dipendenti diretti e altrettante unità dell’indotto. Proprio per questa ragione crediamo che debba svolgere una funzione sociale nella nostra città non limitandosi come accaduto in passato ad erogare contributi economici per le iniziative che si promuovono in estate o nel periodo natalizio. Opportuno è invece avvalersi delle maestranze interne della Raffineria dove orbitano figure professionali del settore metallurgico, elettrico, strumentale ed edile, per ricevere dei servizi nell’interesse della comunità, come nel settore della depurazione, della manutenzione degli impianti idrici e fognari, ma anche per quel che concerne il decoro urbano.
La Raffineria è una realtà importante che deve rispettare il territorio che la ospita – scrivono ancora i tre consiglieri – ma che come avviene in altre località sede di industrie ha una funzione sociale d’impresa e quindi può contribuire, anche in termini di proposta, alla crescita del territorio nel senso auspicato dai cittadini e dalle istituzioni. E così facendo si potrà sancire definitivamente l’impegno nel coniugare lavoro e territorio, in un momento in cui è necessario guardare all’occupazione come il prioritario dei problemi, senza per questo pregiudicare l’universale diritto alla salute di tutti noi e l’ambiente.
Questo protocollo dovrebbe contenere anche un “patto per il lavoro” al fine di poter avere un metodo che sia trasparente e che privilegi i cittadini di Milazzo e delle aree circostanti la Raffineria. Occorre regolarizzare il mercato dell’occupazione nel comprensorio tirrenico attraverso la “qualificazione” del personale che punta ad avere accesso nel mondo dell’industria e in questo contesto si potrebbe anche coinvolgere gli istituti tecnici presenti in città”.