Diversi provvedimenti sono stati adottati nel corso dell’ultima seduta dalla giunta Midili. Tra le principali delibere, l’autorizzazione a proporre opposizione al decreto del giudice delegato che non riconosce al Comune di Milazzo circa 380 mila euro di oneri concessori dovuti dalla società “Magnisi Antonino-Pergomagni srl” per la costruzione del palazzo di via Cumbo Borgia, finito al centro di un lungo contenzioso conclusosi con la condanna dell’ente locale e pagare la somma di 3 milioni e 800 mila euro quale risarcimento del danno per aver prima ritirato una concessione edilizia che aveva prima rilasciato alla stessa società rappresentata dall’imprenditore Magnisi.
“Lo scorso 12 ottobre – spiega l’assessore al contenzioso Simone Magistri – il giudice delegato del Tribunale di Messina – sezione misure di prevenzione di pubblica sicurezza – ha riconosciuto il credito del Comune per quel che concerne l’Imu (12 mila euro) ma rigettato la richiesta degli oneri perché trattandosi di beni confiscati, la norma prevede che la confisca avvenga senza oneri per l’Amministrazione giudiziaria e poi perché lo stesso credito deriverebbe da un procedimento amministrativo che non ha portato poi al rilascio della concessione edilizia seppur in sanatoria”.
L’amministrazione comunale sulla scorta di un parere dell’Ufficio tecnico ha deciso di proporre opposizione al decreto e nei prossimi giorni sarà nominato un legale.
L’Esecutivo ha anche approvato un’altra deliberazione con la quale adegua i compensi dei legali che forniranno assistenza al Comune, a quanto previsto dalle norme ministeriali. Ciò a seguito di diversi rilievi da parte del consiglio dell’Ordine di Messina e di Barcellona che lamentava l’applicazione di percentuale di riduzione dei compensi superiori a quanto previsto dalle norme in materia. Inoltre si è deciso di lasciare aperti i termini per le iscrizioni da parte dei legali all’albo promosso dal Comune. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il nuovo avviso. Le domande già presentate resteranno comunque valide.
Gli altri provvedimenti riguardano l’utilizzo della somma pari al 2 per cento dei trasferimenti della Regione a titolo di compartecipazione al gettito dell’Irpef con forme di democrazia partecipata, attivando le procedure per la consultazione pubblica e poi la revoca del personale comunale che era stato assegnato al Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, dando mandato al segretario generale di individuare altre unità di personale del Comune da mettere a disposizione dello stesso Consorzio.